un nuovo comitato per la tutela del territorio lecchese

Segnaliamo l'attività del comitato "Il Bel Paese, rete lecchese per la tutela del territorio", che sta cercando di promuovere riflessioni e dibattiti attorno al Piano di Governo del Territorio di Lecco.
Nel loro documento programmatico si legge: "Bisogna andare oltre, nella prospettiva della sostenibilità ambientale, della irreversibile limitazione di consumo di nuovo suolo urbano e verde, della riduzione delle volumetrie dei costrutti urbani, specie nelle aree ancora numerose di imprese economiche dismesse o potenzialmente in dismissione". Le molte proposte sostenute ci sembrano completamente in accordo con la visione espressa dal nostro progetto. In particolare nel documento si afferma la necessità di sviluppare una importante polarità culturale che diventi una ulteriore fonte di attrattiva per Lecco; contemporaneamente incentivare il tessuto industriale e manifatturiero che ancora opera in città e nel territorio a rimanerci e sviluppare aree di bosco urbano e luoghi destinati alla socialità, integrando il tutto in un piano strategico discusso e condiviso dalla società civica.

Ieri, 11 novembre, il progetto "Foresta del Ferro" è stato presentato presso il Bar Commercio di Piazza XX Settembre a Lecco, all'interno di una conferenza stampa che ha visto come relatori l'architetto Giulio Ceppi, ideatore del progetto, Fortunato D'Amico, presidente del Premio Virgilio e Francesca Alfano Miglietti, docente presso l'Accademia di Belle Arti di Brera. La presentazione è avvenuta alla presenza delle maggiori testate locali, dei rappresentanti di alcune istituzioni e di sostenitori del progetto.

manifesto della foresta del ferro

E' possibile visualizzare il manifesto della foresta del ferro al seguente indirizzo: http://docs.google.com/Doc?id=ddm7r87n_0ffwpc9gs

e la presentazione del progetto all'indirizzo:  http://docs.google.com/Presentation?id=ddm7r87n_1fvbhh4hs,la quale è riportata anche in fondo a questa pagina

Cos'è la foresta del ferro

L'arte è la massima manifestazione dell'umano 'saper fare', ma oggi è anche e sempre più business. Lo dimostrano il modo di operare e il valore di mercato delle opere di arti-star come Damien Hirst e Jeff Koons, ma anche gli sviluppi urbani di città come Bilbao e Cardiff, o, per rimanere in Italia, come Brescia e Trento, rinate dopo operazioni di fertilizzazione tramite l'arte.
 
Lecco ha una vocazione non ancora tramontata, il ferro e il suo distretto industriale con il relativo 'saper fare' tecnico-produttivo. La sua storia è legata alla lavorazione del ferro, alle miniere della Valsassina e della valle del Gerenzone, alle acciaierie e a un distretto dalla notorietà globale. Il mondo cambia, ma le competenze, il 'saper fare' restano, anzi possono diventare il ponte verso un futuro riprogettato e non subìto.

Ferro e arte, su grande scala, valoriale e dimensionale: la nostra proposta è in questo connubio all'insegna del 'saper fare' e assume la forma di una Foresta del Ferro. In essa il 'distretto del ferro' di Lecco può mettere a disposizione il suo potenziale umano, tecnico, manifatturiero per realizzare sculture e installazioni. La Foresta del Ferro come luogo dove raccontare questo 'saper fare' e renderlo oggetto di spettacolo, di cultura, di relazioni, associando industria e artigianato, arte e design, cultura e tempo libero, formazione e produzione, talento e ricerca.

Per realizzare la Foresta del Ferro serve una grande infrastruttura, che diventi un polo di attrazione spaziale e ambientale: un'area industriale di forte caratterizzazione architettonica e con una chiara valenza ambientale, in cui dedicare almeno 50.000 mila metri quadri alla crescita della città e al suo sviluppo futuro.
 
La Foresta del Ferro è una 'vision' e un progetto in progress, con un Comitato promotore, un Manifesto e il blog http://laforestadelferro.blogspot.com, intorno a cui intendiamo aggregare i sostenitori del progetto.

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